Perché un prestito viene rifiutato?

Non tutte le domande di prestito, purtroppo, vanno a buon fine. Ci sono anche quelle che vengono rifiutate, per tante ragioni. La cosa importante da sapere è che, se ti trovi in questa situazione, non sei né il primo e non sarai certamente l’ultimo al quale una finanziaria o una banca hanno detto di no. In questa guida cercheremo di capire perché un finanziamento viene rifiutato e come si può fare.

Capire il perché del rifiuto

La prima cosa importante è capire il perché di un rifiuto, quindi qual’è stato il motivo per cui la banca ha detto “no”. Di seguito un elenco delle cause più frequenti:

  • prestito rifiutato perché se ne ha già uno, è una delle cause più comuni. Se si è già acceso un finanziamento in passato, o se si ha magari un mutuo, la banca o la finanziaria tendono a rifiutare la concessione di un nuovo finanziamento se non si forniscono delle garanzie economiche sufficienti;
  • prestito rifiutato perché non censito, è una delle motivazioni legate al non aver mai fatto domanda di credito fino ad ora, quindi si è completamente sconosciuti alle banche o alle finanziarie. In questo caso il “trucco” sta nel fare una prima domanda di prestito per importi molto bassi, diciamo attorno a 1.000 euro, rimborsare tutto in maniera puntuale e solo dopo procedere con richieste più alte;
  • prestito rifiutato perché cattivo pagatore o protestato, altra causa molto frequente. In questo caso la propria storia creditizia non è buona e gli istituti di credito sono tendenti a rifiutare la richieste. L’unico modo per tornare “in carreggiata” è quello di migliorare la propria situazione personale cercando di uscire dal registro dei cattivi pagatori o da quello dei protestati, due cose che tuttavia richiedono delle tempistiche minime previste per legge.

Prestito rifiutato: posso chiederne un altro?

Si, è possibile, ma non bisogna aver fretta. “Quando posso chiederne un altro” è, infatti, una delle domande che più si fa perché, dal momento in cui si ottiene un rifiuto, si va un po’ nel pallone. Da sapere che, dopo la negazione del prestito, questa decisione rimane iscritta nel registro CRIF per 1 mese, pertanto se si facesse un’altra domanda entro quel mese, anche questa nuova richiesta finirebbe per essere rifiutata (e danneggiare il proprio profilo finanziario).

Meglio attendere il passare del tempo minimo e poi fare domanda di un nuovo prestito.

Prestiti rifiutato, la liberatoria

La liberatoria è quel documento che attesta che lo stato della domanda del prestito non è più in attesa, bensì sia in modalità “respinta” o “ritirata”. La cosa importante, quando si fa nuova domanda di prestito, è che esso non sia nello stato “Richiesta”, che significa che l’agenzia finanziaria o la banca non hanno ancora preso una decisione.